Laboratorio di formazione teatrale dai 6 ai 10 anni.

Il teatro, sin dalle sue origini, è stato un potente strumento educativo e sociale, dotato della capacità di fusione tra arte e pedagogia.

Esso rappresenta un terreno fertile in cui corpo, voce, emozioni e immaginazione si incontrano per trasformarsi in un linguaggio espressivo e relazionale. Ogni rappresentazione teatrale invita gli allievi ad esplorare non solo le proprie potenzialità espressive, ma anche a comprendere e rispettare le differenze altrui. Attraverso il “role-playing” e l’interpretazione, gli allievi imparano a mettersi nei panni degli altri, sviluppando empatia e abilità comunicative.

Inoltre, l’impegno nell’attività teatrale stimola la creatività, incoraggiando i giovani a pensare in modi nuovi e originali. Lavorando insieme per creare scene, dialoghi e personaggi, si costruiscono legami più solidi, facendo crescere un senso di comunità e collaborazione.

Il teatro, quindi, non è solo un modo per intrattenere, ma una vera e propria palestra per la vita, nella quale si apprendono competenze fondamentali come la cooperazione, la leadership e la capacità di affrontare le sfide, rendendolo un elemento fondamentale nel percorso educativo.

“Io so e non so perché lo faccio il teatro ma so che devo farlo, che devo e voglio farlo facendo entrare nel teatro tutto me stesso, uomo politico e no, civile e no, ideologo, poeta, musicista, attore, pagliaccio, amante, critico, me insomma, con quello che sono e penso di essere e quello che penso e credo sia vita. Poco so, ma quel poco lo dico.”

_ Giorgio Strehler _

Il laboratorio utilizza un approccio teatrale attivo, laboratoriale e inclusivo, dove l’apprendimento avviene attraverso il fare. Il gruppo è elemento fondante: ognuno è parte di un processo corale dove la diversità è ricchezza.

Il teatro è qui inteso non come ripetizione meccanica di battute, ma come spazio creativo dove si agisce, si sbaglia, si cresce, si ride e si diventa parte di qualcosa di più grande.

Competenze trasversali sviluppate

  • Competenze comunicative (voce, corpo, emozione).
  • Competenze relazionali e sociali (collaborazione, empatia).
  • Competenze personali (autostima, gestione dell’errore, resilienza).
  • Competenze artistiche e culturali (linguaggio teatrale, espressione creativa).

La valutazione sarà di tipo qualitativo e partecipativo, osservando i cambiamenti in termini di:

  • partecipazione attiva;
  • consapevolezza espressiva;
  • capacità di collaborazione;
  • coinvolgimento emotivo e creativo.

Lo spettacolo finale rappresenta non un traguardo tecnico, ma la celebrazione di un percorso condiviso, dove ogni allievo porta in scena una parte autentica di sé.

Conclusioni

“Il Teatro che Siamo” è un percorso che non si limita a “insegnare recitazione”, ma vuole seminare fiducia, stimolare bellezza, coltivare ascolto. Attraverso l’arte teatrale, i bambini e i ragazzi imparano a conoscersi, a cooperare, a prendere la parola in modo autentico. Il teatro è scuola di umanità. E come tale, entra perfettamente nel cuore di ogni percorso educativo.


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